Scambio sul posto e accumulatori di energia. Cosa sono?

[fa icon="calendar"] 27/07/16 17.04 / da Serena Tarricone - Ufficio tecnico

Scambio sul posto e accumulatori di energia. Cosa sono?

Lo scambio sul posto non rappresenta una “vendita”, ma piuttosto una forma di valorizzazione dell’energia. Potremmo definirlo un “rimborso parziale” delle bollette pagate.

Tale valorizzazione tiene conto non solo dell’elettricità immessa, ma anche dell’energia che viene prelevata dalla rete per i propri consumi. Si tratta, in altre parole, di una forma di compensazione economica tra immissioni e prelievi.

Il servizio di scambio sul posto è previsto nel caso di impianti fotovoltaici con le seguenti caratteristiche:

a)  impianti alimentati da fonti rinnovabili di potenza fino a 20 kW;

b)  impianti alimentati da fonti rinnovabili di potenza fino a 200 kW, se entrati in esercizio dopo il 31 dicembre 2007. Il limite di 200 kW non si applica a impianti nel caso in cui l’utente dello scambio sia il Ministero della Difesa ovvero un soggetto mandatario del Ministero stesso;

c)  impianti di cogenerazione ad alto rendimento di potenza fino a 200 kW.

Al servizio di scambio sul posto, si aggiunge oggi il sistema fotovoltaico dotato di accumulatore di energia, che rappresenta sostanzialmente la nuova frontiera del solare.

L’accumulatore è una batteria che permette di immagazzinare in loco la quota eccedente di energia prodotta, senza cederla alla rete e quindi riducendone al minimo il prelievo.

L’obiettivo dell’accumulatore è di rendere l'utente finale energeticamente autosufficiente e indipendente dalla rete. Ciò è possibile immagazzinando l’energia in esubero prodotta durante il giorno (che in alternativa andrebbe ceduta alla rete), usufruendone in un secondo momento, quasi sempre nelle ore serali e di notte, quando ne abbiamo bisogno e l’impianto non produce.

L’impianto resta collegato alla rete elettrica, ma di fatto questa rappresenta solo un serbatoio di scorta, da cui attingere energia nel caso in cui l'accumulo energetico non sia comunque sufficiente a soddisfare le proprie esigenze.

L’autoconsumo e dunque l’autosufficienza energetica hanno naturalmente un importante impatto sui costi in bolletta, che si riducono notevolmente.

Per chi già possiede un fotovoltaico senza accumulo, da gennaio 2015 il Gestore dei Servizi Energetici (Gse) consente di installare l’accumulatore di energia su impianti già incentivati e/o che beneficiano dei prezzi minimi garantiti. Fa eccezione il caso di impianti fotovoltaici fino a 20 kW in modalità scambio sul posto che accedono agli incentivi contenuti nei decreti interministeriali 28 luglio 2005 e 6 febbraio 2006, per i quali l’installazione della batteria non è compatibile.

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Categoria: Energia dal sole

Serena Tarricone - Ufficio tecnico

Scritto da Serena Tarricone - Ufficio tecnico

Laureata in Ingegneria Edile, si occupa di progettare la migliore soluzione solare in termini di efficenza e produttività. Soluzioni “su misura” pensate per soddisfare le esigenze del cliente, senza tralasciare l’aspetto estetico ed architettonico in relazione al contesto ambientale e al fabbricato.