Il fotovoltaico galleggiante ha già dimostrato di poter essere una soluzione praticabile ed efficiente in diverse parti del mondo. Una opportunità per la produzione di energia rinnovabile che vale la pena continuare a sperimentare e implementare, anche in Italia.
L’obiettivo UE è quello di arrivare al 2030 con il 32% di energia da fonti rinnovabili nei consumi finali lordi. Possiamo farcela, se si pensa che alla fine del 2017 eravamo al 17,5%, più del doppio della percentuale registrata nel 2004.
L’Italia si difende bene: ha fissato il suo traguardo per il 2030 al 30% e alla fine del 2017 era già al 18,3%. Tuttavia, non si può certo abbassare la guardia e anzi, è fondamentale programmare nuovi, forti investimenti e incentivi, puntando sulla ricerca e l’innovazione.
In questo scenario, il fotovoltaico sta giocando e continuerà a giocare un ruolo chiave. È sempre più scelto e apprezzato sia dai privati che dalle imprese, grazie a prestazioni di altissimo livello sul fronte dell’efficienza e del risparmio di energia, oltre che naturalmente della sostenibilità.
Fotovoltaico galleggiante. Si può fare
Il fotovoltaico è destinato a raggiungere numeri straordinari nei prossimi anni per capacità installata. Uno dei problemi da affrontare è senza dubbio quello della disponibilità di superficie utile per installare i pannelli. Si può continuare a occupare suolo per realizzare nuovi impianti a terra?
No, Per ora si, ma siamo sicuri che sarà ovunque così anche in futuro? La soluzione? Può arrivare dall’acqua. Bacini idroelettrici e laghi naturali e artificiali sono perfetti per ospitare impianti fotovoltaici galleggianti, composti da “isole” di pannelli.
In Cina, nella provincia di Anhui, hanno messo in funzione il sistema fotovoltaico galleggiante più grande al mondo, e non è l’unico nel Paese.
Nelle Filippine si sta progettando l’installazione di una piattaforma galleggiante sulla superficie del lago Lawa ng Laguna, mentre in Cile si sta testando l’efficacia di un grande impianto nel bacino di decantazione di una miniera.
Sistemi analoghi sono presenti in diversi Paesi europei, tra cui Portogallo, Svizzera e Francia. In Italia, citiamo ad esempio quello realizzato in un lago artificiale a Imola, in un bacino idroelettrico a Savona e sul Lago di Resia, Bolzano.
E in mare aperto? È possibile, anche se l’acqua salata e le onde creano qualche criticità. Il primo progetto di fotovoltaico in mare aperto al mondo si sta realizzando nel Mare del Nord
Gli esperti prevedono che i impianti fotovoltaici galleggianti registreranno una crescita decisiva nel prossimo futuro, in virtù dei loro indubbi vantaggi:
- Conservazione del suolo
- Aumento della produzione di energia dal momento che l’acqua riflette i raggi solari
- Raffreddamento naturale delle celle grazie all’acqua, con conseguente aumento dell’efficienza del sistema
- Ricadute positive sull’ecosistema acquatico, legate alla diminuzione delle alghe e ad una minore evaporazione.
Una soluzione quindi che può dare risposta all'esigenza di produrre energia pulita in quantità sempre maggiori, per la salute del pianeta e dei suoi abitanti.
Il sistema fotovoltaico è una soluzione davvero concreta e ormai consolidata per raggiungere l’obiettivo dell’autosufficienza energetica e quindi per azzerare le bollette.
Il solare oggi è facile e il sistema solare Wölmann lo è ancora di più, anche grazie alla collaborazione con IKEA.
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