Il fotovoltaico tecnicamente

[fa icon="calendar"] 27/07/16 17.03 / da Luca Corbetta - Responsabile ufficio tecnico

Il fotovoltaico tecnicamente

Cos’è esattamente un impianto fotovoltaico? Quali sono le differenze con un solare termico? Quali apparecchi si utilizzano? Come si collega all’impianto elettrico esistente? Queste sono le domande che ci si fa quando si pensa a un primo impianto.

Il fotovoltaico trasforma l’energia del sole in energia elettrica, grazie alle proprietà del silicio (o di altri materiali attualmente allo studio) presenti nei pannelli. Si utilizza ovunque, è silenzioso e rispetta l’ambiente.

L’impianto si compone di pannelli fotovoltaici installati preferibilmente sul tetto (la zona più esposta all’irraggiamento) che, grazie alle caratteristiche chimiche e fisiche del silicio (o di altri materiali conduttori), trasformano i raggi solari in energia elettrica utilizzabile normalmente. Questo avviene tramite l’inverter, apparecchio che converte l’energia a corrente continua (CC) in corrente alternata (CA) utile per l’utilizzo in ambiente domestico. All’inverter è associato spesso un accumulatore energetico che immagazzina, oggi con grande efficienza, l’energia elettrica prodotta.

L’energia viene immessa nell’impianto elettrico esistente senza bisogno di alcun intervento, mentre l’eventuale energia in esubero, quella cioè accumulata ma non consumata, viene mandata alla rete di distribuzione o custodita grazie a batterie di ultima generazione. 

Oggi esistono due tipologie di pannelli o moduli:

Pannelli di silicio cristallino (monocristallino e policristallino): rappresentano la tipologia più diffusa. Le celle policristalline risultano particolarmente efficienti in termini di conversione della radiazione incidente in energia elettrica.

Pannelli a film sottile con silicio amorfo o altri materiali. I dispositivi a film sottile con silicio amorfo sono realizzati facendo evaporare alcuni suoi composti con l’idrogeno (il Silano o il Disilano) su supporti rigidi o flessibili come il vetro, la plastica o la lamiera. Altri materiali innovativi con cui realizzare questi pannelli sono il diselenurio di indio e rame (CIS) e il telloruro di Cadmio (CdTe). I pannelli realizzati con questa tecnica sono caratterizzati da rendimenti più bassi rispetto al silicio cristallino, ma hanno prezzi più convenienti e maggiore versatilità di utilizzo. Ulteriore innovazione dei film sottili è la possibilità di utilizzare celle multi giunzione, in cui vari strati di materiale fotovoltaico sovrapposti sfruttano spettri di radiazione solare diversi, aumentandone l’efficienza totale.

Categoria: Energia dal sole

Luca Corbetta - Responsabile ufficio tecnico

Scritto da Luca Corbetta - Responsabile ufficio tecnico

Ingegnere e progettista di impianti elettrici e fotovoltaici civili ed industriali. Responsabile tecnico, assieme al suo staff, è attento all’evoluzione delle fonti rinnovabili e al rispetto per l’ambiente e progetta nuove soluzioni di impianti adatti ad ogni persona e ogni edificio.