Fotovoltaico spaziale

[fa icon="calendar"] 26/07/16 17.59 / da Lorenzo Barbuti – Responsabile marketing

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Sembra fantascienza, ma non lo è. Se ne parla da decenni – già negli anni settanta la NASA lavorava sull’ipotesi di centrale fotovoltaica orbitante – ma ora sembra un orizzonte possibile, anzi pianificato.

L’agenzia spaziale giapponese (JAXA) e la Mitsubishi lavorano da alcuni anni al progetto di un gigantesco impianto fotovoltaico da mandare nello spazio in grado di produrre energia elettrica da trasferire sulla terra tramite un sistema wireless. La centrale spaziale dovrebbe essere ultimata nel 2031. Un obiettivo ambizioso, un progetto complesso non privo di incognite tecniche ed economiche.

Qualche mese fa intanto i ricercatori sono riusciti a raggiungere un piccolo, ma significativo traguardo: sono riusciti a trasmettere dell’energia attraverso un sistema senza fili. L’energia trasmessa durante il test è ancora lontana dagli obiettivi del progetto – la centrale dovrebbe produrre 1 gigawatt (GW) di corrente per alimentare le case giapponesi – ma è un passo importante e una conferma della validità del percorso.

Ma come funziona il trasferimento a distanza? La luce solare viene convertita in corrente continua (DC) nello spazio, questa viaggia per migliaia di chilometri sotto forma di microonde (preferite al laser, altro metodo per la trasmissione a lunga distanza di energia in modalità wireless) fino alla terra dove le radiazioni sono captate dalla rectenna, una speciale antenna che converte direttamente le microonde in corrente continua. Questa, grazie a un convertitore, viene trasformata in corrente alternata (AC) pronta a entrare nella rete elettrica. 

Nei numeri, la centrale fotovoltaica spaziale avrà un diametro di almeno 4 chilometri e peserà oltre 10 mila tonnellate. Verrà installata a 36mila chilometri di altezza e produrrà 1 gigawatt (GW) di corrente.

 

(Fonte: Focus)

Categoria: News & Curiosità

Lorenzo Barbuti – Responsabile marketing

Scritto da Lorenzo Barbuti – Responsabile marketing

I progetti non possono nascere da un’ispirazione irrazionale, ma sono il frutto dell’unione di creatività, esperienza, logica e passione. Progetto, passione, creatività sono sicuramente le parole che meglio rappresentano il profilo di Lorenzo, responsabile marketing della azienda. Nel marketing, la creatività unita alla capacità di raccontare un sogno, una idea attraverso un progetto sono strumenti necessari per innescare nuovi spunti e affrontare il cambiamento che il mercato ci impone ed è proprio questo è quello che cerchiamo di fare in Wölmann giorno dopo giorno.