Quali sono gli elementi dominanti in un deserto? Sole e sabbia.
Ne ha fatto buon uso Markus Kayser, designer tedesco specializzato nello stampaggio 3D, che ha sviluppato un apparecchio di sinterizzazione solare, il Solar-Sinter, testato nel deserto egiziano.
Il punto di partenza sono le stampanti 3D a Sinterizzazione Laser Selettiva. Il processo prevede che uno strato sottilissimo di polvere (0,1mm, generalmente di materiale plastico) venga disteso sulla piattaforma di lavoro, in modo che il laser possa solidificare la polvere in base alla sezione della geometria, strato dopo strato.
Markus utilizza lo stesso approccio (trasformare la polvere in forma solida secondo un disegno realizzato a computer) per sinterizzare la sabbia tramite lenti Fresnel opportunamente montate che diventa vetro grazie alla composizione principalmente silicea della sabbia del deserto egiziano (se scaldata a una certa temperatura fonde e si trasforma in vetro una volta raffreddata).
Non si tratta certo di una nuova stampante a uso domestico per chi volesse produrre da solo le proprie stoviglie di vetro, ma può essere una buona ispirazione per l’industria che volesse cogliere una nuova sfida. E il fotovoltaico ne è un partner importante.
