Il solare è già più competitivo del carbone in alcuni contesti ma entro il 2025 - sostiene Bloomberg New Energy Finance (BNEF) - potrebbe essere in media, a livello globale, più conveniente della fonte fossile.
In meno di dieci anni, si legge in un articolo firmato da Jess Shankleman e Chris Martin su Bloomberg, il fotovoltaico sarà la risorsa energetica con il minor costo di generazione in buona parte del pianeta.
Secondo le stime di BNEF, il costo finale per installare 1 MW di fotovoltaico a terra scenderà da poco più di un $/watt oggi a 74 centesimi di dollaro per watt nel 2025, con una riduzione complessiva del 36% resa possibile da una serie di fattori, legati soprattutto alla maggiore efficienza dei moduli, alle economie di scala e alla produttività in aumento degli stabilimenti.
Il sorpasso del fotovoltaico sul carbone avverrà con velocità e tempi diversi. Paesi importatori del combustibile fossile o soggetti a restrizioni ambientali-carbon tax, ad esempio il Brasile e molti Stati europei, vedranno il solare al primo posto già intorno al 2020, se non addirittura prima. In paesi con ampie riserve domestiche di carbone, come Cina e India, molto probabilmente ci vorrà qualche anno in più.
In definitiva, sostiene BNEF, il fotovoltaico è sulla buona strada per fare piena concorrenza alle fonti “sporche” anche assumendo gli esborsi complessivi di sistema.
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