Gli esperti del Solare

Worst practices: Spagna e i provvedimenti anti-solare

Scritto da Lorenzo Barbuti – Responsabile marketing | 26/07/16 16.02

Il governo Rajoy ha appena varato le nuove regole sull’autoconsumo: leggi fortemente penalizzanti che sembrano segnalare la volontà di fermare ladiffusione della generazione distribuita, piuttosto che gestirla. Un esempio da non seguire.

Approvato dal Consiglio dei ministri spagnolo, il nuovo decreto regio - retroattivo - impone agli impianti in autoconsumo una tassa, battezzata “tassa sul sole”, sulla potenza, ma anche su tutta la produzione (che sia autoconsumata o meno). Solo gli impianti sotto ai 10 kW e quelli delle isole saranno esonerati dalla sola parte variabile.

Il Decreto sull’autoconsumo elettrico vieta, inoltre, la vendita di energia in eccesso (quella non consumata istantaneamente) immessa in rete, costringendo a regalare l’energia qualora non la si immagazzini in batterie (in alcune bozze della riforma si ventilava persino il “divieto batterie”, per fortuna scomparso nella versione definitiva). Ciò vale sicuramente per le persone fisiche, ma anche per gli impianti delle persone giuridiche sotto i 100 kW, mentre i gestori di impianti sopra ai 100 kW dovranno, per farlo, effettuare un'apposita registrazione.

Un altro freno alla diffusione della generazione distribuita sta nell’esplicitodivieto dell’autoconsumo condiviso, le reti private che servono più consumatori con lo stesso impianto di produzione. Completano il quadro una serie di ostacoli burocratici e limiti vari: non si può diminuire la potenza della connessione elettrica (ad esempio con una batteria servirebbe meno potenza di picco) e si deve chiedere il permesso alla compagnia elettrica che gestisce la rete per installare un dispositivo per l'autoproduzione anche nel caso di un impianto fotovoltaico di piccolissima taglia.

Che cosa significhi concretamente questo cambiamento normativo, lo mostrano i calcoli pubblicati dal quotidiano spagnolo, Pùblico: si stima che per soddisfare il suo fabbisogno energetico a una famiglia basterebbe un impianto fotovoltaico da 4.700 euro Iva inclusa, con le nuove norme, invece, ne spenderà 6-7mila. Numerose le reazioni contrarie, dalle associazioni delle rinnovabili e degli ecologisti, a gran parte dell’arco parlamentare e a istituzioni di primo piano quali la Comisión Nacional de Mercados y Competencia, l'antitrust spagnola, eil Consejo de Estado, organo consultivo supremo.