Con un impianto fotovoltaico installato sul tetto di casa puoi alimentare tutto l’edificio con elettricità prodotta autonomamente e in maniera pulita. Ciò significa niente più bollette salate e una consistente riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera. È sempre possibile installare i pannelli liberamente? Per sciogliere ogni dubbio, abbiamo voluto fare chiarezza una volta per tutte e specificare quali sono i casi in cui, per posare il fotovoltaico, servono autorizzazioni particolari. Continua a leggere per saperne di più.
L’art. 11 comma 3 del D.Lgs. 30 maggio 2008 stabilisce che:
«[…] gli interventi di incremento dell’efficienza energetica che prevedano l’installazione […] di impianti solari termici o fotovoltaici aderenti o integrati nei tetti degli edifici con la stessa inclinazione e lo stesso orientamento della falda e i cui componenti non modificano la sagoma degli edifici stessi sono considerati interventi di manutenzione ordinaria e non sono soggetti alla disciplina della denuncia di inizio attività […], qualora la superficie dell’impianto non sia superiore a quella del tetto stesso. In tale caso, […] è sufficiente una comunicazione preventiva al Comune».
Vediamo più nello specifico quando serve l’autorizzazione preventiva del Comune e quando se ne può fare a meno.
Gli interventi di installazione, riparazione, sostituzione, rinnovamento di pannelli solari e fotovoltaici a servizio di un edificio, da realizzare al di fuori di zone vincolate (di cui al Decreto del Ministro dei Lavori Pubblici n. 1444 del 2 aprile 1968) sono esentati dall’approvazione del Comune.
In particolare è possibile procedere liberamente, senza autorizzazione, per l’installazione di:
Posa fotovoltaico con autorizzazione paesaggistica semplificata
Secondo quanto stabilito dal DPR 31/2017, sono state modificate le norme relative alla richiesta di autorizzazione paesaggistica previste per gli interventi di installazione del fotovoltaico in aree soggette alla tutela del paesaggio (D.lgs. 42/2004).
Nel caso di edifici situati in zone con vincoli paesaggistici, ambientali e storico-artistici in alcuni casi è ancora necessario presentare domanda formale a un ente competente che certifichi la compatibilità delle opere.
Ecco quali sono:
Tuttavia, rispetto ad alcuni anni fa, ora la procedura risulta più snella.
La domanda va presentata in modalità telematica attraverso un modulo unificato. Il documento deve essere accompagnato da una relazione paesaggistica semplificata redatta da un tecnico abilitato contenente:
L’iter dovrà quindi concludersi entro massimo 60 giorni dalla presentazione della richiesta.
Le limitazioni all’installazione dei pannelli fotovoltaici si riassumono con un’unica regola, che vale per tutti: deve poter essere garantito un impatto visivo nullo o la perfetta integrazione architettonica dei pannelli sulla copertura.
Il vincolo principale all’installazione del fotovoltaico in centro storico è rappresentato dall’incompatibilità dei pannelli con il paesaggio. Se questi vengono considerati un elemento di disturbo visivo, non potranno essere installati. Per ovviare a questo problema puoi optare per il fotovoltaico integrato: leggi qui per sapere in che cosa consiste.
Se riesci a rispettare le disposizioni e far sì che l’impianto si veda il meno possibile, potrai finalmente godere dei vantaggi derivanti dalla posa del fotovoltaico sul tetto della tua casa.
Le autorizzazioni fotovoltaico sono solo uno degli argomenti su cui spesso non viene fatta abbastanza chiarezza. Speriamo, quindi, di aver risolto i tuoi dubbi e ti rimandiamo alla Guida qui sotto per scoprire quali altre cose non ti dicono sul fotovoltaico. Richiedi subito la tua copia in PDF: è GRATIS.