Gli esperti del Solare

San Diego 100% rinnovabile entro il 2035 grazie al Climate Action Plan

Scritto da Lorenzo Barbuti – Responsabile marketing | 26/07/16 15.58

Da Greenbiz.it di Anna Tita Gallo

San Diego non aspetta direttive da Washington per prendere posizione nella lotta contro i cambiamenti climatici. Esiste già un piano ambizioso per rendere la città californiana 100% rinnovabile e ridurre della metà le emissioni di gas serra entro il 2035.

San Diego è anche il simbolo di come lottare contro i cambiamenti climatici non possa ammettere scontri politici: sono stati i democratici a dicembre ad approvare il Climate Action Plan, ma il sindaco repubblicano l’ha sostenuto senza alcun ripensamento.

Gli obiettivi però richiedono impegno. Le rinnovabili devono crescere, anche se San Diego è già la seconda città negli Usa per crescita di installazioni fotovoltaiche, con un aumento in 2 anni del 76,6% fino a 189 MW di capacità fotovoltaica installata a fine 2015.

Il piano include anche un progetto per aumentare gli alberi presenti in città del 35% al 2035, in scia con la considerazione degli scienziati secondo cui questo sia ancora più importante dell’aumento di energia ricavata da fonti pulite, visto che gli alberi assorbono l’anidride carbonica.

Altri obiettivi sono quelli del riciclo del 90% dei rifiuti solidi e del taglio degli spostamenti in auto della metà, sempre entro il 2035. Per ridurre l’utilizzo dei veicoli privati, la città investirà nel trasporto pubblico e nelle piste ciclabili.

Potrebbe sembrare strano che un sindaco repubblicano appoggi così apertamente questi progetti, visto che i suoi compagni di partito che lottano per un posto alla Casa Bianca invece tendono a negare la responsabilità umana nei cambiamenti climatici e le tesi scientifiche.

Ma un nuovo studio dei ricercatori dell’Università di Yale e George Mason svelano che il 47% dei repubblicani conservatori ritengono che il surriscaldamento globale sia una minaccia e questa percentuale cresce costantemente.

Non solo. A San Diego c’è un’altra particolarità. Rispetto ad accordi come quello di Parigi, gli obiettivi fissati per la riduzione delle emissioni sono legalmente vincolanti.

Vai all'articolo