2 modi per aumentare l’autoconsumo energia elettrica

[fa icon="calendar"] 12/07/17 18.00 / da Serena Tarricone - Ufficio tecnico

2 modi per aumentare l’autoconsumo energia elettrica

Molti italiani si chiedono come aumentare l’autoconsumo energia elettrica, per risparmiare sulla bolletta. La risposta è nelle fonti energetiche alternative e rinnovabili. Ecco 2 soluzioni convenienti e sostenibili per alzare la tua quota di autoconsumo fino al 100%.

Fotovoltaico + batterie per raggiungere l’indipendenza energetica 

Sfruttare il sole per produrre elettricità è la scelta giusta per abbattere i consumi e ridurre le emissioni di CO2. Se poi il luogo di produzione coincide con quello di consumo, come nel caso di un impianto fotovoltaico installato sul tetto di casa, il risparmio in bolletta può salire ancora. 

Aumentare la quota di autoconsumo vuol dire diventare energicamente indipendenti. E per farlo basta collegare un sistema di accumulo ai pannelli fotovoltaici.

In questo modo riduci gli sprechi perché l’energia prodotta ma non immediatamente utilizzata viene accumulata nelle batterie, per essere messa a disposizione quando effettivamente ti serve. 

L’accumulo fotovoltaico è una scelta davvero conveniente, perché ti consente di risparmiare fino al 90% in bolletta. 

Al mattino i consumi di una famiglia media sono abbastanza alti ma l’impianto fotovoltaico si è appena attivato e non riesce a soddisfare tutte le richieste. Con le batterie per l’accumulo puoi utilizzare l’elettricità immagazzinata il giorno prima, evitando così di doverla acquistare dalla rete. 

E lo stesso puoi fare la sera. Quando tutti i componenti del nucleo familiare tornano a casa i picchi di consumo sono alti, ma l’impianto appena cala il sole si spegne. Avere una riserva di energia pulita, generata autonomamente e accumulata negli storage, permette di ottenere un elevato comfort abitativo senza paura di ricevere bollette salate. 

Poter disporre di energia autoprodotta 24 ore su 24, ti libera dal pensiero dei continui aumenti del prezzo dell’elettricità e ti svincola dai fornitori, massimizzando così l’autoconsumo energia elettrica.

 

Acqua calda a costo zero con gli scaldacqua a pompa di calore 

Gli scaldacqua a pompa di calore sono una novità recente nel panorama tecnologico residenziale, ma stanno già riscontrando un grande successo tra chi cerca soluzioni efficienti, sostenibili e che garantiscano un elevato risparmio energetico. 

Il loro funzionamento è semplice e del tutto simile a quello delle pompe di calore utilizzate per la climatizzazione. 

Gli scaldacqua a pompa di calore prelevano l’energia da una fonte rinnovabile e gratuita che è l’aria presente nell’ambiente (interno o esterno), e la usano per scaldare l’acqua destinata all’uso domestico. 

Nonostante siano apparecchi alimentati a corrente, non utilizzano l’elettricità per scaldare l’acqua ma solamente per azionare il ciclo di compressione/espansione necessario per prelevare il calore dall’aria. Per questo, se abbinati a un Sistema Solare per la produzione di energia elettrica, permettono di risparmiare fino al 75% in meno rispetto agli scaldabagno tradizionali. 

E proprio qui sta il vantaggio legato all’autoconsumo energia elettrica. Gli scaldacqua a pompa di calore possono essere collegati all’impianto fotovoltaico così da sfruttare l’elettricità prodotta dai pannelli, azzerando quasi completamente le spese. 

Come avrai capito, produrre energia dal sole ti permette di avere sempre a disposizione l’elettricità necessaria per far funzionare luci, elettrodomestici, scaldabagno e anche per l’impianto di riscaldamento, grazie al sistema ibrido.

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Categoria: Risparmio

Serena Tarricone - Ufficio tecnico

Scritto da Serena Tarricone - Ufficio tecnico

Laureata in Ingegneria Edile, si occupa di progettare la migliore soluzione solare in termini di efficenza e produttività. Soluzioni “su misura” pensate per soddisfare le esigenze del cliente, senza tralasciare l’aspetto estetico ed architettonico in relazione al contesto ambientale e al fabbricato.